Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena è, insieme a Cosimo I de’ Medici, il granduca di Toscana più conosciuto. Ha fama di essere stato un sovrano illuminato e innovatore e crediamo che se la sia meritata.
Nel 1765, all’età di diciott’anni, ereditò un “piccolo” ma importante stato, la Toscana, che versava in un notevole stato di arretratezza, e col duro lavoro riuscì a trasformarlo in uno dei più moderni d’Italia e d’Europa.
Il granduca Pietro Leopoldo viaggiò moltissimo durante il suo regno, visitando ogni angolo più sperduto del granducato, a partire dalle primissime ricognizioni del 1767 e 1768 nelle desolate Maremme, nella montagna di Pistoia e nella campagna pisana.
Il sovrano toscano voleva acquisire una conoscenza diretta delle terre che era stato chiamato a governare, per toccare con mano i problemi locali e valutare l’efficienza e il senso del dovere dei funzionari che operavano su tutto il territorio della Toscana.
Spesso viaggiava a cavallo, percorrendo molte miglia, su strade disagevoli, riposando in alloggi di fortuna, cenando in semplici osterie o case di privati, con pochissimo personale al seguito, talvolta con la moglie o con il primo ministro… (continua)